Il dono per il gratuito

Il dono per il gratuito
Action painting e testo critico
2007

Un baule aperto, luccicante ed emanante stimoli sensoriali disparati e variopinti: questo sembra la piccola stanza espositiva dello spazio Artessenza di Ancona, dedicata alla rassegna – ed essa stessa opera d’arte – “Il dono per il gratuito” di Silvia Fiorentino. L’artista di origini milanesi, che da anni però ha scelto Ancona come sua città, ha fatto del luogo un’architettura a propria misura, dove colori, musica, parole, luci e tecniche si coniugano in un vortice che non può lasciare indifferenti. Perché allestire una mostra, per lei, è come costruire una casa: accogliere e ascoltare offrendo a sua volta materiale di ascolto, da condividere.
Un flusso turbolento e perforante di input vitali, visitabile dal 2 al 31 dicembre. Due le opere pittoriche esposte, dove le figure femminili si trasformano in paesaggi marchigiani, dolcemente tipici. Oltre a queste, anche muri e vetri sono lavori in mostra: adottando la tecnica del “drawing wall”, la Fiorentino ha affrescato una parete e quattro finestre, che diventano quindi installazioni, offrendo così una sorta di dono, ad personam, un regalo studiato e realizzato apposta per uno spazio e per un pubblico. Si tratta del dono che non chiede nulla in cambio e che gratuitamente si dà. E, dono su dono, contro la parete affrescata sono disposti in mostra-mercato articoli da regalo, gli oggetti di grande pregio artistico che lei, nella sua poliedricità, ama creare: buste di stoffe preziose contenenti disegni unici e poesie, coperte simili ad arazzi, gioielli di materiali poveri, stole a braccio, paraventi, tele da viaggio… L’occasione per poter fare un regalo unico e per niente scontato a un prezzo facile. Silvia Fiorentino (www.silviafiorentino.it), che ha presentato personali alla Galleria Appendix a Wuppertal in Germania (1987), alla Galerie Ariadne di Vienna (1989), alla Mole Vanvitelliana di Ancona (2000 e 2006) e ha partecipato alla 48° Biennale di Venezia (1999), esprime un lavoro estremamente corporeo: assorbe e divora tutto ciò che proviene dall’esterno, saccheggiando la realtà e perdendo intanto brandelli della sua vita emotiva. Per un caleidoscopio cromatico e sensoriale che, reagendo a stimoli, vuole provocarne. Riuscendoci. L’inaugurazione, alla presenza dell’artista, è il 2 dicembre alle ore 19. Orari: da lunedì a sabato dalle 16 alle 21. Contemporaneamente, sempre presso Artessenza ma dal 6 dicembre (per chiudere il 31 gennaio), è possibile vedere la mostra “The Blues” di Gabi Minedi.

Tratto da www.cultura.marche.it