Mater crudele
2008

Architettura sentimentale 6 mater crudele
Installazione
all’interno della mostra Metodo effe
Mole Vanvitelliana/Anc

manifesto
Metodoeffe uno
nel vivo della storia

diritti e libertà hanno richiesto impegno e lotte, ma ben più ardue saranno le conquiste che spettano al femminile

nelle trasformazioni che caratterizzano la contemporaneità
si è aperta per le donne una partita grande e rischiosa: non giocarla pensando di averla già vinta, vuol dire condannarsi alla scomparsa pagando con la propria vita

le conquiste dei diritti e delle libertà hanno implicato, in prima istanza, un oggetto esterno; oggi in gioco c’è l’urgenza di costruire un’identità femminile fondata sulla consapevolezza della propria specificità soggettiva

una responsabilità da assumersi verso una ricerca che dia corpo al pensiero della differenza; differenza intesa come matrice di relazioni e di individuazioni personale e collettiva

nello scambio si apre
un piccolo spazio per te
da dietro
di luce
Senza che tu te ne accorga

Metodoeffe due

la stretta e primaria relazione con l’esperienza e l’onere di rappresentarla costituiscono l’obiettivo e la novità del metodo effe

dalla matrice fondativa dell’esperienza si dispiega una modalità nuova di intendere e dare forma al linguaggio

consapevolezza e fedeltà etica all’etica dell’esperienza
metodo come contemporanea presenza a sé
e all’alterità che ci abita e ci costituisce
apertura continua al divenire alla complessità

della prepotenza del ritratto
che vuole fissare lo sguardo, dell’autorità
del compiuto per limiti – perfetto per approssimazioni
che acquisisce il tuo affetto cattura sadico te
che porta via, avido
il tuo amore e il tuo pensiero
che trattiene per un tempo di giorni di date di storia
per fermare l’immagine dentro la morte del tuo spettacolo,
piccola proprietà del tuo deserto
per ricordare dietro e davanti e già sapere
per arrivare all’aura di un altro da te
e contenerla in una scatola d’oro il cui valore sia per tutti chiaro
per arrivare al battito delle ali degli angeli
per sentire quell’attimo di vuoto e vedere l’animo nella sua forma
e poi invece ridere di gioia, emozionarsi davanti alla vita portandosela via
e il passato amico non statua di sale e diverso nel nuovo che puoi toccare

metodo effe tre

motore movimento soluzione
metodo effe è un ossimoro: procedura e corpo, apertura e chiusura, perdita e identità
il percorso invisibile verso il metodo effe non può fare a meno del corpo, della passione per l’origine e della sua negazione

corpo luogo mentale, affettivo, luogo primario dell’esperienza
corpo da cui sorgono e a cui ritornano gli affetti,
non puoi farne a meno
per sentire il profumo del pensiero

esiste un corpo linguaggio non ancora teorizzato dove il dentro e il fuori si confondono e la terza persona letteraria non esiste ma esiste un flusso che in movimento crea un linguaggio nuovo, segno letterario personale
Il movimento fra il dentro e fuori che diventa segno cifra codificazione attraverso il corpo, corpo come ciclo non come affermazione e negazione vitale

Metodoeffe quattro
lo spazio creativo

la matrice affettiva come materia,
esperienza e responsabilità

il corpo contenitore e contenuto, trasformatore e trasformato, necessità e libertà

una distanza che consenta senza necessità di distinzioni
l’epifania della forma come doloroso passaggio attraverso di sé dell’altro da sé
offerta al collettivo della co-generazione dell’inedito

esiste un’assenza tremenda descritta come angoscia come vuoto, così descritta normalmente che è l’attesa senza memoria dell’attesa la propensione al creare un lasciare spazio perché un altro
altro da sé, un progetto occupi quel posto
il creare